Piccola Edicola Trevigiana
Magazine gratuito di Cultura, Politica, Moda, Costume, Società (cioè froci, ladri, puttane, ubriaconi e vagabondi)
 
 
 
 
 
 
 

 
mercoledì, ottobre 26, 2005
  Perchè "Mastica e sputa"
...Per il ritornello: ma andiamo per ordine.

Valli a capire, certi meccanismi.

Non ci faccio una gran figura a dirlo, ma ho bellamente ignorato "Ho visto Nina volare" praticamente fino a pochi giorni fa: forse perchè la sua interpretazione più famosa - e senz'altro perfino più suggestiva dell'originale di De Andrè) è di Zucchero, per il quale non si può dire che io nutra una grande passione.

Poi all'improvviso la scoperta - e immediatamente una di quelle sensazioni che dici "è MIA".

Difficile spiegare meglio - del resto chi ha provato queste sensazioni saprà di cosa parlo, mentre per chi non le ha provate, non credo sia facile rendere l'idea.

Sta di fatto che avevo da tempo in cantiere questo remake del mio blog, ed ho deciso che "Mastica e sputa" era il titolo perfetto per alcune mie considerazioni.. ed eccolo qua.

Tutto qui...

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  Ho visto Nina volare
"Ho visto Nina volare" è un brano legato alla memoria giovanile e contadina di Fabrizio ,anche se l'ispirazione originaria del brano come ha raccontato Fossati viene da una vecchia contadina lucana che separava il miele dalla cera masticando (http://www.viadelcampo.com/html/anime_salve.html).

Per quanto riguarda la storia, forse Fabrizio ci parla di un incesto. Crudamente.

Il fratello maggiore, alle soglie dell'adolescenza, guarda la sorellina sull'altalena.
Poi c'è la paura dell'essere scoperto dal padre. Il proposito, se questo avverrà, di fuggire, imbarcandosi.
Ma oramai ha deciso.
Lo farà comunque. La prenderà "come fa il vento, quando ti prende alla schiena".

Il richiamo all'ombra, la parte oscura, cui è inutile mostrare il coltello. Anche la "maschera di gelso" non serve a reprimere il proprio essere animale.

Quello che deve compiersi si compierà, prima che venga l'inverno. E poi si andrà a scoprire chi è che accende i fari sul mare, e, anche chi accende le stelle.

Ma prima il destino deve compiersi.

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(C) Storm, 2002

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Mastica e sputa
Mastica e sputa da una parte il miele
Mastica e sputa dall'altra la cera
Mastica e sputa prima che venga neve


Luce luce lontana più bassa delle stelle
Sarà la stessa mano che ti accende e ti spegne
Ho visto Nina volare tra le corde dell'altalena
Un giorno la prenderò come fa il vento alla schiena


Mastica e sputa da una parte il miele
mastica e sputa dall'altra la cera
mastica e sputa prima che faccia neve


Stanotte è venuta l'ombra l'ombra che mi fa il verso
Le ho mostrato il coltello e la mia maschera di gelso
E se lo sa mio padre mi metterò in cammino
Se mio padre lo sa mi imbarcherò lontano


Mastica e sputa da una parte la cera
Mastica e sputa dall'altra parte il miele
Mastica e sputa prima che metta neve


Luce luce lontana che si accende e si spegne
Quale sarà la mano che illumina le stelle
Ho visto Nina volare tra le corde dell'altalena
un giorno la prenderò come fa il vento alla schiena

Mastica e sputa prima che venga neve

Fabrizio De Andrè, Anime Salve (1996): Ho visto Nina volare

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