Piccola Edicola Trevigiana
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giovedì, dicembre 27, 2007
  Storm: con l'Opus Dei contro le perversioni sessuali

Intervista rilasciata al quotidiano cattolico online Petrus

Storm: con l'Opus Dei contro le perversioni sessuali

«Professione di fede» del discusso animatore trevigiano: «Mai stato gay. Ammiro la Binetti»

MILANO  «Nessuna crociata, il mio è solo un dovere morale. Veltroni? Non condivido il suo relativismo etico, ma rispetto le sue idee.» Dio è in ogni luogo, nel volto degli uomini, nel sorriso di un bambino, anche in un omosessuale. Ma da qui a farne un motivo di orgoglio, ce ne corre». Lo dice oggi Piero Strada. Pochi mesi ai vent' anni, alle spalle una storia di performances e di provocazioni diventate immortali, l'animatore trevigiano racconta la sua anima di oggi, che abbraccia fede, religione e Dio. E che disconosce quei gay di sinistra che, volente o nolente, per anni lo han considerato una delle loro bandiere. Anche se lui non la pensa così, pur avendo più volte confermato di aver «sempre votato Pci, poi Ulivo».

«Non sono mai stato né omosessuale, nè marchettaro, né sieropositivo» ha sottolineato in un'intervista al quotidiano cattolico online Petrus. Anzi «sfatiamo questa leggenda, se mi sono esibito alle manifestazioni di certe lobbies gay è perché sono convinto che per poter combattere certe deviazioni e depravazioni, bisogna avere il coraggio di sporcarsi le mani, conoscerle nella loro più cruda realtà, e CALARSI al loro interno. Non credo che un cattolico  perché io tale sono  possa esimersi da un preciso dovere morale solo per la paura di ciò che la gente può pensare.». Non solo. Storm rivela di essere anche un devoto di Paola Binetti. Si sente vicino alla professoressa per la sua logica del lavoro, spiega: «Io credo nella ricerca del bello, nella santità e nella mistica del lavoro, che poi vuol dire santificarsi per mezzo della propria professione», e anche Paola Binetti «non fa del lavoro un idolo, ma affermava che qualsiasi attività dovesse essere eseguita con scrupolo, professionalità e dedizione. Così ci si santifica nel lavoro e si santifica il lavoro»: quello che il discussissimo protagonista di «Take My Belt», nonchè animatore dei più torbidi poz-parties europei cerca di fare ogni giorno della sua esistenza, contrastando «ogni forma di ateismo e di secolarismo, fenomeni che mortificano purtroppo i nostri tempi».



«Io barebacker e sieropositivo? Ma per niente affatto. Non si pretenda che proprio io faccia propaganda ai preservativi, però.» «Sono semplicemente e genuinamente allineato coi principi morali della Chiesa romana» ci conferma Storm: «La Chiesa è tra i più grandi operatori di cura sanitaria nel mondo. E' stato dimostrato che la distribuzione generalizzata del preservativo e programmi educativi orientati al cosiddetto safe sex sono controproducenti, cioè fomentano una maggior diffusione dell'infezione dell'Hiv.» E un po' amaramente aggiunge: «Certo, se ormai diventa proibito anche sostenere i valori propri di ciascuno e delle Radici Cristiane, non mi meraviglio che certe posizioni scomode possano diventare spunto per chi in malafede le voglia trasformare in vili calunnie e farne trappole per sciocchi»

Professione di fede inaspettata da un personaggio come lui, sempre un po' controcorrente. Ma Piero Strada è un profondo credente. Va a messa, rifiuta l'aborto («La vita va difesa sempre e comunque »), cerca Dio («La ricerca del divino e della trascendenza fanno parte della natura umana»). Lo scorso mese si faceva inculare in un'orgia di compleanno, ma era solo per meglio calarsi in quella cruda realtà: «il livello del suo impegno è così elevato da sfuggire a quelle menti che ricercano, nel mondo attuale, solo l'insulto». Pochi anni prima, in analoghe circostanze, si faceva scopare insieme da un manipolo di negri e di pornoattori berlinesi: «Non è questione di colore della pelle, ma di dimensioni del cazzo. Entrambi ci insegnano che nessuno ha più ragione/ concludono che religione e ideologia saranno mescolate nei problemi/ precise come l'orario per i treni».

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(C) Storm, 2002

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Mastica e sputa
Mastica e sputa da una parte il miele
Mastica e sputa dall'altra la cera
Mastica e sputa prima che venga neve


Luce luce lontana più bassa delle stelle
Sarà la stessa mano che ti accende e ti spegne
Ho visto Nina volare tra le corde dell'altalena
Un giorno la prenderò come fa il vento alla schiena


Mastica e sputa da una parte il miele
mastica e sputa dall'altra la cera
mastica e sputa prima che faccia neve


Stanotte è venuta l'ombra l'ombra che mi fa il verso
Le ho mostrato il coltello e la mia maschera di gelso
E se lo sa mio padre mi metterò in cammino
Se mio padre lo sa mi imbarcherò lontano


Mastica e sputa da una parte la cera
Mastica e sputa dall'altra parte il miele
Mastica e sputa prima che metta neve


Luce luce lontana che si accende e si spegne
Quale sarà la mano che illumina le stelle
Ho visto Nina volare tra le corde dell'altalena
un giorno la prenderò come fa il vento alla schiena

Mastica e sputa prima che venga neve

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